venerdì 15 maggio 2015

Un senso (e che senso!)



Un post rapidissimo nel mezzo dei (benedetti e piacevoli) nuovi impegni che da qualche tempo stanno coinvolgendo l’autore del blog.

Come ogni isolese sa, il campionato è finito con il Vecchio Castagna che si è strameritato l’unico posto teoricamente disponibile per salire in Seconda categoria. L’Isolese può farsi vanto di un secondo posto che va oltre ogni più rosea previsione: se l’è guadagnato vincendo in rimonta 2-1 col San Martino in un’altra esaltante partita “da Isolese”, e l’ha confermato sistemando 2-0 il Don Bosco nel giro di 15 minuti (peccato per il resto della partita: risultato congelato ma Rivara e Navone infortunati). La sconfitta 2-1 col Davagna, a posizioni di classifica ormai definitive, è stata una buona vetrina per i giocatori meno utilizzati durante l’anno, in cui è mancata solo un po’ di fortuna.

Quindi, ora, cosa succede domenica (vedi volantino)? A livello strettamente agonistico, dobbiamo dirlo in assoluta sincerità, niente di che. Malgrado la dicitura “Finale di playoff”, non ci si gioca praticamente niente. Perché il playoff - lo avevamo già spiegato qui - non assegna promozioni dirette, ma tutt’al più rimescola la graduatoria da cui scegliere le squadre da ripescare. E il cambiamento più grosso - che è anche l’unico possibile - è che l’Isolese passi terza e l’Olimpia seconda. Il che, visti i ripescaggi a strascico che la Lega Dilettanti genovese suole operare ogni estate, non dovrebbe rappresentare un problema né per l’una né per l’altra compagine. Insomma, la partita che decide il futuro dell’Isolese non si gioca domenica ma nelle settimane successive. Non su un campo da calcio ma sulle scrivanie e nelle sale riunioni. Cominciando proprio da martedì 19 maggio, in via Dino Col, con un’assemblea a cui sono stati convocati tutti i presidenti di Terza Categoria e nella quale, presumibilmente, si inizierà ad intravvedere qualche scenario.

La lunghissima premessa ci porta a capire l’importanza della partita di domenica. Eh già, perché l’Isolese è riuscita a dare un senso a un match che di senso ne aveva poco. L’Isolese torna al Monte Moro, il campo con gli spogliatoi biancoverdi, il terreno che coi suoi troppi problemi aveva reso necessario l’amaro trasferimento a Busalla. La stagione si chiude con una vera e propria partita in casa, in tutti i sensi. L’orario (domenica alle 13) è un po’ improbabile ma non c’era margine di manovra: troppi i paletti federali su giorni e orari (per dirne una: non si poteva assolutamente giocare in notturna), che sommati alle indisponibilità delle due squadre hanno prodotto questa collocazione un po’ da lunchtime di Sky. Poco male: perché quella di domenica sarà una vera e propria festa biancoverde, con rinfresco e tutto quanto. Un’occasione per festeggiare un’annata incredibile, e per darci la carica per la prossima.

La radiocronaca diretta? Ci sarà, per chi non potrà assistere alla gara. Ma se farò il record negativo di ascolti sarò felice.

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