martedì 27 gennaio 2015

10 ottimi motivi per andare a vedere l'Isolese questa settimana




1) Perché domenica il Vecchio Castagna ha pareggiato a sorpresa e ci troviamo a -3 da loro, per cui c'è la possibilità di arrivare allo scontro diretto a pari punti. E magari, poi...

2) Perché nel girone c'è un'altra squadra della Vallescrivia, il Montoggio, ma quello con l'Avosso è un po' più derby perché il destino evidentemente si diverte a incrociare la nostra storia con la loro: qualche nostro giocatore ha militato nell'Avosso; per contro, alcuni dei loro elementi risiedono a Isola o frazioni.

3) Perché proprio contro l'Avosso, all'andata, l'Isolese ha giocato la sua prima partita ufficiale. Finì in pareggio (gol di Repetùn), ma era una squadra tutta diversa: un po' impacciata, tatticamente ancora da definire. Ora è tutta un'altra cosa e possiamo dire davvero la nostra.

4) Perché un pullman (gratuito!) per andare a vedere una partita di Terza Categoria, da queste parti, non l'ha mai fatto nessuno.

5) Perché, insieme al nome "Isolese", sulla bocca degli appassionati di calcio genovesi (che sono tanti) viaggia anche il nome "Isola del Cantone": da territorio inesplorato a sede di una interessante squadra. Anche questo è marketing.

6) Perché quelli del Vecchio Castagna non lo diranno mai, ma hanno paura.

7) Perché quando l'Isolese gioca, segna e vince lo fa per gli isolesi. Molte delle squadre genovesi che affrontiamo lo fanno per quartieri in crisi d'identità o per gruppetti di amici.

8) Perché un pubblico così non ce l'ha nessuno, nemmeno ai piani superiori.

9) Perché l'Isolese gioca bene.

10) Perché per far giocare ancora meglio l'Isolese c'è bisogno del vostro meraviglioso tifo.

mercoledì 21 gennaio 2015

Destinazione Quarto




No. Malgrado le espressioni dei personaggi raffigurati nel bellissimo manifesto dell'eclettico Luca Mignone, terzino, ragioniere e grafico, la destinazione del viaggio non è l'ormai ex ospedale psichiatrico genovese, ma il campo sportivo Monsignor Sanguineti, quello che ospita le partite casalinghe del Vecchio Castagna.

Ebbene sì: l'Isolese, in vista della supersfida al vertice in programma sabato 31 gennaio, ha deciso di mettere a disposizione un servizio pullman per tutti coloro che vorranno seguire in trasferta i biancoverdi. Non c'è una tariffa fissa per partecipare, ma un'offerta libera da versare - chi vuole - il giorno della partita. L'iniziativa rende l'idea di come sia sentita questa partita in tutto l'ambiente isolese: d'altronde, al netto dell'esito delle gare del prossimo weekend, è la classifica qui a destra a testimoniarlo: una sorta di Juve-Roma, con i biancoverdi - se permettete, con le ovvie proporzioni - un po' più in forma della banda di Garcia.

Sarà il culmine di un periodo intenso per l'Isolese: il girone di ritorno si è concluso con il più fragoroso dei successi, contro il Davagna. Un 5-1 in cui l'Isolese ha messo in mostra tutte le sue qualità (potenziale offensivo ormai adeguato alla posizione di classifica, interdizione spietata con uno Schiappacasse ispiratissimo) e il Davagna ha francamente sconcertato un po' tutti: i 22 punti in classifica sono totalmente sproporzionati alla prestazione biancorossa, con una difesa in vacanza e pochissime e male abbozzate idee di gioco. Nonostante ciò, è emerso un vizio duro a morire da parte biancoverde: la convinzione che le partite finiscano non appena ci si trova in vantaggio di 2 o 3 reti. Dal 10' del primo tempo, sul 2-0, l'Isolese ha smesso di premere, finendo per subire un gol in seguito all'unica valida iniziativa avversaria e, fortunatamente, svegliandosi immediatamente: dal 3-1 di Navone in poi non c'è più stata partita.

In arrivo c'è il derby di ritorno con l'Avosso, che può essere molto più insidioso di quanto dica la classifica, e comunque - visti i molteplici incroci di ex gialloblu nell'Isolese e di residenti a Isola nell'Avosso - è una partita sentitissima, un ottimo viatico per lo scontro diretto del 31.

lunedì 12 gennaio 2015

Il gennaio biancoverde

La cosa più brutta della partita di sabato scorso, la prima dell'anno solare biancoverde, non è il rigore con cui il Don Bosco del capocannoniere Ariotti ha riacciuffato allo scadere un'Isolese che stava per portare a casa 3 punti (a proposito: c'era o non c'era? Dagli spalti abbiamo avuto l'impressione che il penalty ci potesse stare, ma registriamo l'impressione di alcuni nostri giocatori in campo, secondo i quali Ariotti sarebbe crollato a terra dopo essersi assicurato che l'arbitro lo stesse guardando). No, la cosa peggiore è che il guaio muscolare del capitano Fabrizio Bertero potrebbe non essere una sciocchezzuola. Diciamo soltanto che, a differenza di altre volte, la notte tra sabato e domenica non ha portato consiglio e ristoro alla muscolatura del 37enne difensore, che dovrà quindi sottoporsi a controlli. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno anche in una tale circostanza, dobbiamo dire che la perdita di Bertero è stata ben gestita in partita, con lo spostamento del jolly difensivo Schiappacasse sulla sinistra e l'inserimento in mezzo di "Giamba" Zuccarino, che al netto di qualche comprensibile errore minore, si è fatto trovare pronto.

Un buon punto, comunque, quello arrivato con l'1-1 di Cornigliano. Bravi più o meno tutti, viste le circostanze: squadra rimaneggiata e avversaria di tutto rispetto. Il Don Bosco sa giocare sulle fasce (pericolosa soprattutto la catena di destra Sbardellati-Tripodina) e ha quell'Ariotti i cui 15 gol in 14 partite sono perfettamente giustificati dai movimenti di cui è capace. Ha funzionato, all'uso, l'inedito 4-5-1 dell'Isolese, con Navone centravanti part time, pronto a suggerire gli spazi ai 5 centrocampisti.

Peccato soltanto che la contestuale vittoria del Vecchio Castagna sull'Olimpia abbia già laureato i levantini campioni d'inverno. Facendo invece, com'è giusto finora, la corsa soltanto con noi stessi, registriamo che manca solo un punto a quei 30 fissati come obiettivo per la fine del girone d'andata. L'occasione è da sfruttare: sabato alle 13.15 a Busalla (dimentichiamoci il Monte Moro per un po': dal test con la Sarissolese più che l'Isolese è uscito sconfitto il campo) arriva il Davagna. Poi c'è il derby con l'Avosso e infine lo scontro diretto in casa dell'attuale capolista. Direi che ci sono ottimi motivi per votare al biancoverde tutto il mese di gennaio.

PS - Se volete immaginarvi nei dettagli com'è andata sabato, o rivedere mentalmente la partita, a questo link c'è la radiocronaca integrale, primo e secondo tempo. Cliccatela, ché ci sono anche i nostri sponsor.

venerdì 9 gennaio 2015

Don Bosco e l'infermeria

Piaggio e Daga infortunati (quest'ultimo nell'amichevole persa 4-2 con la Sarissolese), Mignacco indisponibile, Alessandro Parodi squalificato, Ghio influenzato. E' con questi nomi sottolineati in rosso che Bini, dopo l'allenamento di stasera, dovrà elaborare la formazione che domani (ore 14.30 all'Italo Ferrando di Cornigliano) affronterà il Don Bosco nella penultima giornata d'andata. Scelte ristrette in attacco, con Lungaro, Navone e Brasesco a giocarsi due posti; un po' meglio gli altri reparti, anche se a centrocampo l'assenza del Braveheart di Pietrafraccia non è esattamente una buona notizia. I diffidati sono Tiddia, Mattana e Schiappacasse.

La partita è importante, sia perché l'Isolese è ormai protagonista di un testa a testa con il Vecchio Castagna, sia perché tutti gli osservatori giurano che il Don Bosco malgrado il ritardo potrebbe entrare di prepotenza nella lotta per la vetta. E' anche la sfida tra il capocannoniere del girone (Anthony Ariotti, 14 gol) e la migliore difesa. 

Fischia Trusendi di Genova, ed è il primo deja vu arbitrale della stagione. Lo abbiamo già incrociato in occasione della vittoria per 1-0 sull'Atletico Genova.